Cari pazienti, cari amici mi verrebbe da dire. Sono giorni difficili un po’ per tutti.
Nessuno di noi, fino a qualche settimana fa, avrebbe immaginato che avremmo passato buona
parte di Marzo (e chissà ancora quante altre settimane) chiusi a casa, lontani dalle abitudini che
governano le nostre vite qutidione, lontani da tutti quegli aspetti che sono diventati importanti
solo nel momento in cui ce li hanno privati; lontani in alcuni casi anche dagli effetti più cari.
Ma l’imperativo di questi giorni rimane “restare a casa” il più possibile, uscire solo per le urgenze, per necessità.
Dal nostro canto, noi come Centro Odontoiatrico Di Liberto, siamo sul pezzo. Abbiamo limitato la nostra attività clinica solo alle urgenze e alle emergenze indiffieribili, ma non abbiamo smesso di lavorare, stiamo studiando nuovi protocolli da adottare alla ripresa delle attività, stiamo cercando di rendere più sicuro e confortevole il vostro sostare qui in studio. Non che prima non fossimo attenti all’aspetto della disinfezione e della sterilizzazione di ambienti e strumenti (anzi, in questo possiamo sicuramente dire di essere all’avanguardia) ma niente sarà più come prima dopo questo maledetto COVID-19.
Noi tutti saremo più forti, lo sconfiggeremo e ci adatteremo. Presto torneremo a strinfermi la mano, a baciarci e ad abbraccarci, proprio come piace fare a noi… Vi salutiamo, nella speranza che presto a reti unificate, arrivi un messaggio come questo:

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AVVERTENZE E DECLINO RESPONSABILITA

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MODALITA DI PAGAMENTO

Non c’è visita, non c’è approccio con il paziente, non c’è discussione di un caso clinico che non finisca con la fatidica domanda…. Una domanda immancabile che viene detta da voi pazienti a volte con strana ironia, a volte con tono di terrore:


“Dottore, quanto mi costa?”

Sappiamo molto bene che le terapie dentarie possono spesso incidere più o meno intensamente sulle spese familiari, portando a dover fare dei sacrifici o talvolta a dover perfino rinunciare alle terapie stesse.
Crediamo fortemente che una bocca sana sia un diritto di tutti e cerchiamo di arginare il problema fin dal principio: da una parte puntando alla massima prevenzione, che è l’investimento più economico nel lungo termine sia in senso monetario che biologico, e dall’altra avendo un approccio differente alla visita.
Infatti durante la stessa, dopo aver parlato col paziente approfonditamente e aver visto la situazione clinica, discutiamo tra le altre cose del budget a disposizione e delle eventuali problematiche logistiche.
Infatti bisogna chiarire che una volta ristabilita la salute preliminare dei tessuti gengivali e risolto le infezioni principali ai denti, ossia le carie ed eventuali “granulomi”, la parte di riabilitazione in molti casi è possibile impostarla con un programma ben strutturato e dilazionato nel tempo.
Insomma, stabiliamo insieme il “progetto” globale e dopodiché i tempi in cui eseguirlo lo discutiamo insieme sulla base delle tue esigenze.
Oltre a questo approccio, che ci ha reso la scelta di tantissimi di pazienti, abbiamo a disposizione molteplici possibilità di pagamento, per venire incontro alle esigenze di tutti.

Ecco le modalità di pagamento più apprezzate dai nostri pazienti:

  1. Finanziamento a tasso agevolato con la nostra finanziaria interna allo studio. Vuol dire che se vuoi pagare poco alla volta, con piccole rate mensili, con un tasso agevolato che ti permette di non essere troppo vincolato dagli interessi, lo puoi fare direttamente in studio con la nostra finanziaria interna. Puoi scegliere tu l’importo mensile che puoi / vuoi dare ed il numero delle rate stesse.
  2. Pagamento anticipato dell’intera somma, con 5% di sconto sul piano terapeutico. In pratica, se accetti il nostro preventivo di spesa e lo paghi tutto subito, sul preventivo totale avrai immediatamente un 5% di sconto. Ti faccio un esempio: se il tuo preventivo è di 1000 euro, decidendo di pagarlo immediatamente avrai uno sconto del 5%, che ti permetterà di pagare non più 1000 euro ma 950. Non male direi.
  3. Importo della terapia diviso per il numero di sedute necessarie per eseguirla con un acconto del 30%. Anche questa modalità è molto apprezzata. Ammettiamo il caso che il tuo piano di trattamento consta di 6 sedute operative in poltrona. Con questa modalità, dopo aver lasciato un acconto del 30%, pagherai la restante totalità in parti scaglionate tante quante sono le sedute operative (nel caso dell’esempio in 6 parti).
  4. Pagamento 30-30-40. 30% ad inizio terapia, 30% a metà e 40% alla penultima seduta.

Una novità è particolarmente apprezzata dai pazienti: si chiama Pagodil.

Tramite questo strumento, il paziente può pagare poco alla volta con una sorta di dilazione. Non si tratta di un finanziamento: non ci sono interessi, non ci sono costi di attivazione, non è necessario una busta paga.

Si attiva velocemente col Bancomat o con un assegno e permette di dilazionare il pagamento fino a 12 mesi come periodo di tempo e fino a 5000 euro a tasso zero come importo.
Oppure, in caso di esigenze particolari, siamo pronti ad ascoltarvi ed elaborare un piano di pagamento personalizzato.
La tua salute per noi è importante, siamo sicuri che troveremo una soluzione anche per te.

TERAPIA ENDODONTICA

L’endodonzia è quella branca dell’odontoiatria che tratta prevenzione, diagnosi e trattamento di malattie e lesioni della polpa dentale.

Cosa è la cura canalare?

La terapia canalare (detta anche trattamento endodontico, o devitalizzazione) consiste nella rimozione della polpa dentale e dei residui batterici dall’interno del canale radicolare, nella disinfezione e allargamento dello stesso, seguito dal successivo riempimento con materiale inerte, in modo da evitare la proliferazione di batteri al suo interno.

Con la cura canalare denti anche molto danneggiati, possono essere salvati evitandone così l’estrazione.

Cosa è la polpa dentaria?

La polpa dentaria è l’unico tessuto molle dell’elemento dentario. Essa contiene tessuto connettivo in cui decorrono i vasi sanguigni e le fibre nervose dell’elemento dentario stesso.
Si trova nell’apposito canale situato all’interno del dente. La corona (la parte del dente visibile sopra la gengiva e ricoperta dallo smalto) contiene la camera pulpare.

La polpa si estende dalla camera pulpare attraverso il canale (o i canali) radicolare fino all’apice della radice (o delle radici). I denti anteriori solitamente hanno una sola radice e un solo canale, i premolari una o due radici (e uno o due canali che a volte possono essere fusi in uno solo), i molari hanno normalmente due o tre radici (e due o tre, a volte quattro, canali radicolari).

Perché è necessaria la terapia canalare?

Quando il dente risulta essere molto danneggiato da una carie profonda, traumi o altre cause, i batteri e le loro tossine possono penetrare nella polpa dentaria provocandone uno stato infiammatorio.
Tale infiammazione può portare a notevole dolore (pulpite) ed alla necrosi del tessuto pulpare (perdita di vitalità del nervo). Tale situazione, infine, può esitare nell’infezione del tessuto pulpare necrotizzato (gangrena) con formazione di pus che può diffondersi ai tessuti limitrofi che rappresentano i tessuti di sostegno del dente (parodontite apicale).

Tali situazioni (pulpite e parodontite) devono essere trattate con appropriata cura canalare, altrimenti possono degenerare in una situazione patologica molto dolorosa con infiammazione locale e gonfiore dei tessuti limitrofi (ascesso). Vi può essere anche interessamento dei linfonodi locali (specie in caso di parodontite). Anche nei casi in cui non si avverte dolore, le tossine liberate dai batteri possono danneggiare l’osso di sostegno, causando nei casi più gravi la perdita del dente.

Carie profonde

Sono il motivo principale per cui diventa necessario eseguire una terapia canalare.

La carie inizia penetrando lo strato esterno dello smalto dentale creando una cavità. Se questo processo non viene fermato in tempo, la carie continua e dopo aver attraversato la dentina, attacca e danneggia la polpa dentaria.

Traumi

In alcuni casi, traumi al dente (per esempio in seguito ad incidenti stradali o sportivi) possono danneggiare non solo i tessuti duri del dente, ma anche la polpa dentaria.

Altre cause

Malattie parodontali gravi, fratture dentali, etc.

Perché non conviene estrarre il dente?

Ci sono molti svantaggi nel perdere i denti naturali. In primo luogo va considerato che se un dente perso non viene sostituito, i denti adiacenti possono spostarsi dalla loro posizione ideale.

Infatti i denti contigui allo spazio edentulo tenderanno a inclinarsi verso lo spazio vuoto, mentre il dente corrispondente dell’arcata antagonista tenderà ad estrudere nello spazio ormai edentulo.

Denti storti, affollati o diastemati, oltre a compromettere la normale masticazione, sono più difficili da pulire favorendo l’insorgere di carie e disturbi gengivali (malattie parodontali).

Sostituire un dente estratto (con un impianto o un ponte), oltre a comportare una scelta terapeutica più importante, comportando interventi più cruenti o che interessano anche i denti adiacenti, può esitare in riabilitazioni notevolmente più lunghe e più costose.

Quali sono le fasi di una terapia canalare?

  • Si esegue l’opportuna anestesia;
  • Si effettua una radiografia di controllo per valutare la presenza di infezioni o meno, per la valutazione della lunghezza e della forma del sistema canalare, etc.;
  • Viene fatta un’apertura della camera pulpare attraverso la corona con una fresa montata su un trapano;
  • Quindi si rimuove la polpa dalla camera pulpare e dai canali radicolari che vengono puliti, disinfettati, alesati e poi preparati per essere riempiti e sigillati in maniera permanente con un materiale biocompatibile (solitamente guttaperca associata con cemento a base di ossido di zinco ed eugenolo).
  • Un perno (in metallo, oppure in fibra di carbonio o di vetro) può essere inserito in uno dei canali per consentire una ricostruzione più forte del dente stesso;
  • Si effettua la ricostruzione del dente (generalmente in materiale composito);
  • Infine, il dente può essere ricoperto con una capsula che rinforza l’elemento dentario, allungandone quindi la permanenza in bocca del dente stesso.

Dopo che la terapia endodontica è stata completata, controlli periodici (normalmente ogni sei mesi) sono fondamentali per la salute del dente sottoposto a terapia canalare. Controlli regolari associati ad una scrupolosa igiene orale, oltre a mantenere sani denti e gengive, permettono al dente curato di durare a lungo.

Cosa aspettarsi dalla terapia canalare?

La terapia canalare può normalmente essere eseguita in una o più sedute a scenda della complessità del caso e del tipo e grado di infiammazione esistente.
Normalmente i denti con meno canali radicolari o mono-canalari vengono trattati spesso in una o due sedute, mentre quelli contenenti tre o più canali (specialmente i molari) possono richiedere anche più sedute.

Tra una seduta e l’altra può comparire sensibilità o dolore alla percussione e/o alla masticazione, leggero gonfiore, a volte ematomi (per lo più legati all’anestesia), normalmente risolvibili con farmaci antinfiammatori non steroidei.

Poiché la polpa dentaria ha anche il compito di imbibire il tessuto dentario di acqua per aumentarne l’elasticità e quindi la resistenza alle sollecitazioni meccaniche ( e quindi evitare che il dente si fratturi durante la masticazione) si deduce che il dente devitalizzato risulta essere più fragile rispetto a quello vitale perché dotato di minore elasticità. Quindi, finchè la cura canalare non viene completata ed il dente ricostruito, bisognerebbe evitare di mangiare cibi troppo duri che potrebbero fratturare il dente stesso.

E’ questo il motivo per cui si consiglia sempre di ricoprire l’elemento dentario devitalizzato con una capsula, al fine di proteggerlo da eventuali cibi troppo duri e quindi evitare di perdere il dente a causa di una frattura. Sensibilità alla percussione o alla masticazione possono durare per qualche settimana dopo che la terapia canalare è stata terminata.

Nei casi in cui i sintomi persistono più a lungo può essere necessario effettuare un esame radiografico e un’ eventuale rivalutazione del dente.

Anche se la terapia endodontica (terapia canalare) ha una percentuale di successo molto alta vi sono comunque casi in cui complicanze (specie di tipo infettivo o traumatico) subentrate dopo la cura richiedono ulteriori trattamenti o addirittura l’estrazione del dente stesso.

SEDAZIONE COSCIENTE

Dai bimbi più timorosi agli adulti più ansiosi, la sedazione cosciente  è una metodica sicura per vincere una volta per tutte la paura del dentista e per sentirsi a proprio agio durante le cure, liberi da tensioni emotive.

La sedazione cosciente è una tecnica utilizzata con successo da oltre sessant’anni, nei paesi di lingua inglese e soprattutto negli Stati Uniti.

Il protocollo è molto semplice e prevede una induzione in uno stato di rilassamento totale e di leggera analgesia (riduzione della percezione del dolore). Il paziente rimane cosciente e può rispondere e collaborare con il medico per la buona riuscita dell’intervento.

  • viene attenuato il senso del tempo che passa (cosa che rende confortevoli anche le sedute più lunghe),
  • viene eliminata ogni ansia o paura, si potenzia l’effetto degli anestetici locali, ma soprattutto
  • si genera uno stato di profondo benessere.
  • Non ha effetti collaterali, e termina al momento stesso della fine della somministrazione.
  • Viene eseguito da medici specializzati anestesisti.

SBIANCAMENTO DENTALE

Un bel sorriso è un’ottima presentazione di sé ed è fonte di autostima e sicurezza. Possedere denti bianchi e dall’aspetto luminoso è un desiderio sempre più diffuso, motivo che spinge molti pazienti a richiedere interventi di sbiancamento professionale.

Il colore dei denti è un dato variabile e molto personale che dipende da fattori genetici, dallo stato di salute generale, da abitudini di vita e alimentari. Il fumo, il consumo regolare di alimenti quali thé o caffè, possono pigmentare lo smalto dei denti rendendolo più scuro e meno brillante.

Anche l’età e gli interventi di devitalizzazione possono contribuire alla maggiore pigmentazione dei denti.

La naturale translucenza dello smalto infatti, rende visibile il progressivo ispessimento della dentina così come i materiali di otturazione presenti nei tubuli dei denti devitalizzati, spegnendo la luminosità del sorriso.

La soluzione a questo problema è un intervento di sbiancamento dentale, di cui possiamo trovare molteplici tipologie.

Esiste un’ampia casistica di rimedi di sbiancamento fai da te, molti dei quali inutili o addirittura altamente pericolosi per la salute dello smalto e delle gengive.
L’intervento di sbiancamento professionale è l’unico in grado di coniugare sicurezza e risultato, permettendo di ottenere un sorriso più luminoso e salvaguardare il benessere di denti e gengive.

In sede di trattamento professionale, la seduta di sbiancamento è normalmente preceduta da un’adeguata pulizia dentale e da un controllo dello stato di salute del cavo orale.
La supervisione del medico odontoiatra e la sicurezza della tecnologia impiegata in uno studio professionale, rendono l’intervento di sbiancamento dentale totalmente sicuro e realmente efficace.

Esistono diverse metodologie per eseguire uno sbiancamento professionale. Recati al Centro Odontoiatrico Di Liberto per saperne di più.

RADIOLOGIA DIGITALE

Il Centro Odontoiatrico Di Liberto si avvale di tecnologie avanzate ed innovative quali radiografico panoramico ed endorale digitale di ultima generazione e microcamera endorale.
Gli apparecchi radiografici digitali forniscono immagini ottimamente definite in tempo reale direttamente sugli schermi e senza necessità di impiego di lastre. Questa tecnica consente di ridurre notevolmente l’esposizione a radiazioni (inferiore di circa l’80% rispetto ai meno recenti apparecchi a lastra), ed è quindi assolutamente preferibile. L’assenza dello sviluppo chimico tradizionale, inoltre, contribuisce a ridurre l’inquinamento dell’ambiente e le immagini immediatamente disponibili permettono di concludere il percorso diagnostico già in prima visita.

ORTOPANTOMOGRAFIA

L’ortopantomografia (nota anche come radiografia panoramica delle arcate dentarie) è una tecnica radiografica che fornisce un’immagine dei denti, delle arcate dentarie, delle ossa mandibolari e mascellari, dei seni mascellari su un’unica immagine radiografica. L’esame permette inoltre di eseguire delle specifiche radiografie delle articolazioni temporo – mandibolari, vale a dire di quelle strutture con cui la mandibola entra in articolazione con l’osso temporale permettendo i movimenti di apertura e di chiusura della bocca.

L’ortopantomografia fornisce informazioni molto utili per:

  • valutazione dello stato del cavo orale prima di un trattamento odontoiatrico;
  • diagnosi e pianificazione del trattamento di malattie dentali;
  • valutazione dello stato della dentizione nei soggetti in età di sviluppo;
  • valutazione ortodontica pre e post operatoria;
  • valutazione di carie interdentali, carie recidive, granulomi;
  • evidenziazione di eventuali malformazioni dentarie o denti inclusi;
  • ricerca di lesioni ossee, infiammatorie, cistiche a carico degli alveoli e delle strutture ossee circostanti;
  • ricerca della causa di una odontalgia misconosciuta;
  • valutazione dei seni paranasali;
  • valutazione della articolazione temporo-mandibolare in caso di anchilosi o disfunzione;
  • diagnosi di osteosarcoma, ameloblastoma ed altre neoplasie delle ossa mascellari e mandibolari.

RADIOGRAFIA ENDORALE

La radiografia endorale è un esame di radiologia odontoiatrica che permette al dentista di avere informazioni dettagliate ma circoscritte ad uno, due o al massimo a tre denti.

COME SI EFFETTUA?

La procedura per eseguire una radiografia endorale è molto semplice: il dentista prepara la lastra ricevente e la   sistema nel cavo orale del paziente il quale ha il compito di tenerla fermaserrando i denti e mordendo un supporto di plastica a cui la lastrina stessa è connessa. Le dimensioni dalla radiografia endorale sono molto ridotte (in media 30 mm x 40 mm) e questo permette di diminuire al massimo il disagio per il paziente.
Per mezzo di un cono lungo e centratori che hanno il compito di circoscrivere la porzione di arcata interessata dall’esame, l’apparecchio viene appoggiato alla guancia del paziente il quale è protetto dall’irradiamento attraverso una mantella o grembiule piombato.
Il tempo di esposizione è simile a quello di una normale fotografia, tutto si conclude in pochi secondi e la radiografia compare immediatamente sullo schermo del computer del dentista.

INDICAZIONI

L’impiego più comune della radiografia endorale (diagnostica per immagini) si riscontra nel caso di necessità di esaminare in modo specifico solo un dente oppure due o tre elementi limitrofi e di questi renderne ben visibili alcuni particolari come:

  • corona;
  • colletto;
  • radice;
  • gengiva;
  • legamento parodontale e osso alveolare;
  • durante la devitalizzazione, la lastrina indica con precisione al dentista il numero, la forma delle radici e l’eventuale presenza di canali radicolari laterali la cui mancata detersione e successiva sigillatura comprometterebbe l’intera terapia canalare:
  • la radiografia endorale in fase intraoperatoria permette di evitare lesioni a strutture anatomiche vicine al campo operatorio, come le radici dentarie o il canale mandibolare.

MICROCAMERA INTRAORALE

La Microcamera Intraorale è un dispositivo che permette di visualizzare su un monitor elettromedicale fotografie o filmati del cavo orale in maniera nitida e chiara anche in formato HD.
Le immagini intraorali grazie ad un ingrandimento di 40 – 60 volte superiore rispetto all’immagine originale aiutano a migliorare la diagnosi ed inoltre ci permettono di comunicare con voi nel migliore dei modi visualizzando gli elementi dentari che necessitano di trattamenti e di confrontarci con voi sulle migliori terapie da intraprendere.

PROTESI FISSA E MOBILE

 

PROTESI FISSA

La protesi fissa sostituisce gli elementi dentari naturali con manufatti definitivi e stabili, questi possono essere faccette e corone. E’ possibile sostituire con una protesi fissa un singolo dente o più denti se necessario ed in questo caso si parla di ponti (sostituiti di più elementi dentari) cementati a pilastri di sostegno naturali e perciò non rimovibili dal paziente.

LE FASI DI REALIZZAZIONE DELLA PROTESI DENTALE FISSA

La preparazione del dente è un atto operativo che punta alla riduzione di denti pilastro per costituire ciò che in protesi viene chiamato “moncone”. In buona sostanza, il dente viene ridotto di dimensioni da tutti i lati, conservandone solo la parte centrale: ciò corrisponde grossolanamente all’asportazione di uno spessore pari allo smalto del dente o poco più. Una volta preparati i pilastri dentari l’odontoiatra provvede a prendere l’impronta inserendo un porta-impronte di metallo o di silicone/plastica anatomico a forma di arcata o semi-arcata a seconda dell’impronta da rilevare contenente una speciale pasta morbida nella bocca del paziente. I denti di quest’ultimo affonderanno nella pasta fin quando essa non sarà indurita del tutto (in genere l’operazione dura 2-3 minuti). Una volta terminata la presa dell’impronta, il dentista estrarrà il porta – impronta dalla bocca del paziente con estrema delicatezza in modo da evitare possibili alterazioni dell’impronta.

L’impronta verrà poi inviata al laboratorio odontoiatrico insieme alle relative informazioni di forma e colore. Quest’ultimo entro pochi giorni la restituirà al dentista, il quale effettuerà la prova della struttura e le necessarie e  doverose modifiche, si rinvia il manufatto protesico al laboratorio per la cerimizzazione, poi si effettua la prova con la ceramica “prova biscotto” e si invia nuovamente il manufatto protesico al laboratorio per la lucidatura finale,  infine si consegna la protesi fissandola con un cemento nella bocca del paziente e si forniscono tutte le indicazioni di cui necessita per la corretta manutenzione della stessa (pulizia, utilizzo, accorgimenti da adottare a tavola, etc.).

PROTESI DENTALE FISSA CON TECNOLOGIA COMPUTERIZZATA CAD/CAM

Grazie alla tecnologia computerizzata CAD/CAM, oggi è possibile progettare protesi fisse al computer: l’odontotecnico ha la possibilità di riprodurre in tempi rapidi il modello in gesso ricavato dalle impronte scannerizzandolo con uno scanner tridimensionale in grado di riprodurre il manufatto in digitale. Una volta riprodotto, eventuali modifiche di forma, dimensioni e spessore della protesi fissa possono essere realizzate tramite il computer. Conclusa la fase di progettazione CAD, ha inizio la fase CAM: il software realizza un file digitale per poi inviarlo ad una fresatrice computer assistita dalla tecnologia avanzata in grado di elaborarlo e intagliare e fresare il blocco di materiale scelto per la protesi fissa attenendosi alle informazioni fornite.

QUALI SONO I VANTAGGI DEL SISTEMA CAD/CAM NELLA REALIZZAZIONE DELLA PROTESI DENTALE FISSA?

L’utilizzo dell’avanzata tecnologia computerizzata CAD/CAM ha permesso agli specialisti nel campo odontotecnico e ai pazienti di beneficiare di una lunga serie di vantaggi nella produzione di protesi fisse:

  • maggiore resistenza rispetto al passato dovuta alla mancanza di bolle di fusione;
  • maggiore precisione grazie all’utilizzo del computer;
  • realizzazione di manufatti molto sottili (aspetto fondamentale nella produzione di faccette);
  • possibilità di visualizzare un’anteprima del risultato;
  • ridurre considerevolmente i tempi di produzione delle stesse eliminando una lunga serie di passaggi.

PERCHÉ SCEGLIERE UNA PROTESI DENTARIA FISSA?

E’ consigliabile ricorrere ad una protesi fissa se si dispone di denti sani: difatti per la realizzazione di corone e ponti fissi è fondamentale appoggiarsi ad un numero consistente di pilastri residui, non eccessivamente distanti uno dall’altro ed in grado di garantire una stabilità adeguata. In questo caso, una protesi dentale fissa è a tutt’oggi la soluzione ottima dal punto di vista estetico che biocompatibile, riproducendo in toto la loro funzionalità garantendo un’invidiabile stabilità, un sorriso impeccabile e una masticazione agevole.

Vantaggi della protesi dentale fissa:

  • interventi rapidi;
  • durata;
  • funzionalità;
  • tecnica non invasiva.

PROTESI MOBILE: 

la protesi mobile è volta a sostituire una parte o l’intera arcata dentaria e può essere rimossa dal paziente allo scopo di eseguire le ordinarie manovre di igiene quotidiana. La protesi mobile può essere:
– parziale: ancorata per mezzo di ganci  o attacchi ai denti naturali ed è solitamente formata da una struttura metallica da cui prende il nome di scheletrato.
– totale: in mancanza di denti o radici naturali residui, la protesi totale in resina (dentiera) sostituisce una o entrambe le arcate dentarie poggiando unicamente sulle mucose e sull’osso del paziente. Nonostante la stabilità della protesi sia compromessa dal graduale riassorbimento osseo (tale da richiedere regolari “ribasature” da parte del dentista) e l’efficacia masticatoria sia ridotta rispetto ad altre soluzioni protesiche, la protesi totale rappresenta a tutt’oggi una soluzione più economica e meno complessa per ripristinare le funzioni orali del paziente. L’utilizzo di materiali (compositi e ceramiche) innovativi, garantisce la validità funzionale, anallergica ed estetica del risultato.

PROTESI COMBINATA:

la protesi combinata ripristina l’efficacia dell’arcata dentaria mediante il supporto di denti o impianti in titanio osteointegrati. La protesi è rimovibile ma fissata e resa stabile da dispositivi di ancoraggio che ne assicurano una funzionalità a lungo termine. E’ possibile migliorare la stabilità delle protesi mobili con interventi mini – invasivi. Queste metodiche consentono di migliorare notevolmente la qualità di vita dei pazienti più anziani annullando gli stress psico – fisici da intervento.

PROTESI FISSA SU IMPIANTI: 

la tecnica implantologica prevede la sostituzione di singoli elementi dentali o intere arcate dentarie mediante l’inserimento chirurgico di pilastri in titanio ai quali i denti vengono ancorati in modo definitivo. L’utilizzo di sostegni artificiali integrati nell’osso mandibolare o mascellare consente di preservare la salute dei denti ancora presenti (limati e ridotti nell’applicazione dei ponti) e garantire una completa stabilità. L’implantologia rappresenta oggi la migliore soluzione per una riabilitazione funzionale ed estetica della masticazione.

PEDODONZIA

La domanda tipica che generalmente i genitori mi chiedono è: “Quando cominciare a prendersi cura dei denti di mio figlio?” La risposta è: “Non è mai troppo presto!”

Aver cura dei denti di tuo figlio fin dalla più tenera età è il presupposto fondamentale per lo sviluppo di una dentatura definitiva ottimale e in buona salute!

Segue poi quella sul fluoro. Alcuni pediatri consigliano l’assunzione di fluoro ai bambini sotto forma di compresse, altri invece affermano della loro inefficacia. La verità come spesso accade sta nel mezzo.

Diciamo intanto che il fluoro è un minerale in grado di rafforzare i denti e proteggerli dalla carie. E’ già normalmente presente nell’acqua potabile e in alcuni elementi (es.: pesce, arachidi, tè, etc.), oltre ovviamente che in prodotti per l’igiene orale come dentifrici e collutori. L’assunzione per mezzo di compresse pertanto può essere utile solo il bambino non assume fluoro, il che è altamente improbabile.

LA CARIE DENTARIA DIPENDE DALL’ETA’?

La carie dentaria si sviluppa più rapidamente e più frequentemente nei denti dei bambini e dei ragazzi, dove a volte la pigrizia e una tecnica di spazzolamento non proprio adeguata possono facilitare la formazione delle carie. Nei soggetti particolarmente esposti alla formazione di carie, un semplice e non invasivo procedimento detto “sigillatura dei solchi” può aiutare nella prevenzione della carie nei denti molari e premolari.

PERCHE’ CURARE LA CARIE NELLA FASE INIZIALE?

La carie dentaria è un processo irreversibile: ciò significa che una volta che si forma , non può più guarire spontaneamente. Più la carie diventa grande con il passare del tempo, più va distruggendo il dente che ha attaccato.

Se una carie pertanto viene individuata, è assolutamente consigliabile
curarla subito, anche (e soprattutto direi) se il dente non fa male.

La carie infatti, progredisce inesorabilmente, danneggiando sempre più seriamente il dente, a volte in maniera irreparabile.

Curare un dente cariato ne migliora la funzionalità masticatoria ed estetica, ed è importante anche per evitare che la carie coinvolga i denti vicini, come spesso è il caso di carie che si instaurano a livello dello spazio esistente tra dente e dente (carie interstiziale).

Restaurare un dente cariato durante lo stadio iniziale comporta un procedimento tecnico più semplice ed economico rispetto ad una cura canalare o ad altre procedure che possono rendersi necessarie quando la carie ha già seriamente

ORTODONZIA INVISIBILE

Da alcuni anni esiste una nuova tecnica che permette di migliorare l’allineamento dei denti senza il fastidio o l’imbarazzo del tradizionale apparecchio per i denti.
L’ Ortodonzia Invisibile si compone di una serie di mascherine trasparenti personalizzate per riallineare gradualmente i denti e migliorare l’estetica del sorriso.
Si tratta di una metodica relativamente recente che rappresenta una svolta nel campo dell’ortodonzia invisibile dell’adulto e del bambino in quanto permette di correggere in modo sicuro e prevedibile difetti di malocclusione (denti affollati oppure spaziature eccesive) e senza ricorrere all’impiego di fili o attacchi metallici sui denti.

Come è fatto l’apparecchio invisibile?

Gli allineatori nell’ Ortodonzia Invisibile sono delle sottili mascherine, realizzate con uno speciale polimero trasparente, che permettono di spostare e raddrizzare gradualmente i denti nella posizione desiderata, utilizzando forze leggere e controllate.
Per ogni paziente viene prodotta una serie personalizzata e numerata di allineatori, sulla base delle impronte dei denti eseguite dal dentista. Ogni mascherina viene indossata per due settimane, realizzando movimenti lievi ed indolori. E’ possibile rimuovere gli allineatori per mangiare, lavare i denti e passare il filo interdentale.

Per chi è indicato il trattamento di Ortodonzia Invisibile?

La metodica di Ortodonzia Invisibile può essere utilizzata nei pazienti adulti e adolescenti per trattare diverse malocclusioni, inclusi il morso aperto, il morso profondo ed anche il morso incrociato.
E’ particolarmente indicata per i casi di affollamento con sovrapposizione dei denti, oppure di spaziature eccessive tra i denti.

Quanto dura il trattamento di Ortodonzia Invisibile?

La durata del trattamento varia a seconda del caso ed in base alla difficoltà dei movimenti da realizzare.

Come funziona il trattamento di Ortodonzia Invisibile?

E’ importante sottolineare come, per la buona riuscita di un trattamento ortodontico, sia indispensabile eseguire una corretta diagnosi ed il relativo piano di trattamento.
Nel corso della prima visita, l’odontoiatra specialista (che ha conseguito una apposita Certificazione per essere abilitato all’impiego di tale metodica), esegue uno studio del caso che comprende fotografie, radiografie e impronte per i modelli di studio delle arcate dentali e stabilisce quindi il piano di trattamento.
I dati acquisiti vengono inviati a un laboratorio negli Stati Uniti, dove vengono processati utilizzando un’avanzata tecnologia computerizzata, per creare una simulazione tridimensionale degli spostamenti dentali necessari per correggere la malocclusione, seguendo le indicazioni fornite dal dentista nel realizzare il piano di trattamento.
Il paziente, insieme al dentista potrà visualizzare la simulazione computerizzata ed apportare le eventuali correzioni, prima di approvare il trattamento e dare il via alla produzione delle mascherine personalizzate.

LASER

Il nostro centro odontoiatrico è provvisto di Laser a diodi di ultima generazione.
Si è fatto un gran parlare dell’uso del laser in odontoiatria negli ultimi anni.
Vediamo quali sono i suoi principali utilizzi.

Non c’è dubbio che l’uso principale del laser in odontoiatria è rivolto ai soggetti che soffrono di parodontite. Il laser rappresenta un’arma efficace per la cure delle tasche parodontali. Ma procediamo con ordine.
Nei soggetti che hanno la Parodontite spesso si formano le cosiddette tasche parodontali, ovvero delle fessure tra dente e gengiva, in cui si depositano inevitabilmente i batteri responsabili della malattia. In tali tasche, il paziente anche se animato di buona volontà, non sarà mai capace di pulirle bene: non per una sua colpa, ma per l’anatomia di queste fessure.
Pulirle è compito del dentista. In che modo?
In prima battuta bisogna eseguire una corretta igiene professionale, utilizzando strumenti manuali (come le curettes) o meccanici (come gli ablatori, quelli usati per la classica pulizia dei denti per intenderci) al fine di togliere tutta la placca ed il tartaro presente.
Ma questo non è sufficiente a combattere i terribili batteri della parodontite. Le tasche sono spesso molto profonde e l’uso degli strumenti citati prima non è bastevole.
Il Laser a diodi con i suoi inserti piccoli (fibre) e il suo meccanismo di azione puntiforme riesce a raggiungere anche le zone più profonde delle tasche.
Ma come agisce? Le punte del laser quando vengono inserite nelle tasche ed attivate, hanno la funzione di sterilizzare l’insieme dei batteri presenti in questi piccoli ambenti. In pratica li uccide!
Il tutto è assolutamente indolore, e questa è una dei più grandi vantaggi dell’uso del laser nella parodontite. Se si pensa che in passato le tasche venivano trattate chirurgicamente, si capisce quale vantaggio abbia portato questo strumento tecnologico nella cura della parodontite.

Ma il laser non presenta solo campo di azione nei soggetti con parodontite.
Le sue funzioni sono molteplici. Vediamo quali sono:

  • DESENSIBILIZZAZIONE di elementi dentari che soffrono di sensibilità dentinale.
  • Sterilizzazione di canali radicolari infetti.
  • Uso chirurgico come ad esempio la FRENULECOTMIA.
  • SBIANCAMENTTO dentale.

IMPLANTOLOGIA A CARICO IMMEDIATO

Secondo la metodica tradizionale e classica, una volta inserito l’impianto nel sito osseo della bocca del paziente, è necessario attendere un periodo di guarigione biologica dell’impianto di circa 2 o 3 mesi, dopo i quali a guarigione avvenuta, l’impianto stesso può essere sormontato (caricato) dalla protesi, cioè dal dente.

Eppure, con il continuo studio della scienza biologica, nonché con l’evoluzione dei materiali con cui oggi noi dentisti lavoriamo, sono nate nuove metodiche e procedure che permettono di “caricare” l’impianto in un arco di tempo veramente breve dal suo inserimento.

Quando l’impianto in titanio viene caricato “immediatamente” al momento del suo inserimento in bocca (o comunque entro 2-3 giorni), allora si parla di impianto a carico immediato.

Le nuove tecnologie, infatti, permettono di effettuare in una sola seduta l’estrazione dei denti non recuperabili e l’inserzione degli impianti in titanio sui quali avvitare i denti fissi il giorno dell’intervento o al massimo il giorno successivo.
La moderna tecnica dell’All-on-4 oppure All-on-6, ad esempio, consente di riabilitare un’intera arcata in modo fisso ed immediato sfruttando solamente quattro o sei impianti, realizzando ad un tempo la riduzione dei costi e dei disagi postoperatori e restituendo una dentatura fissa ed esteticamente eccellente a quasi tutti i pazienti.

VANTAGGI DELLA TECNICA ALL-ON-4 RISPETTO ALL’IMPLANTOLOGIA TRADIZIONALE:

  • Soluzione tecnicamente spesso meno invasiva;
  • Spesso non necessita di interventi di ricostruzione ossea (rialzo del seno mascellare o GBR);
  • Richiede a volte poco osso per avere denti fissi;
  • Costi inferiori per un’arcata completa
  • Spesso riduzione dei tempi per avere i denti (carico immediato);

VANTAGGI dell’ALL-ON-4 RISPETTO ALLA PROTESI MOBILE:

  • Denti fissi con aspetto il più possibile naturale;
  • Non “consuma” l’osso;
  • Riduce l’irritazione alle gengive;
  • Maggior confort e sicurezza;
  • Miglior sapore e gusto dei cibi;
  • Non necessita adesivi e ritocchi/rifacimenti frequenti (ribasature);

Nei pochi casi in cui il paziente non disponga di una quantità di osso sufficiente ad inserire gli impianti e a caricarli immediatamente, si può comunque ricorrere ad innesti ossei che in pochi mesi ristabiliscano i volumi ossei necessari.
Il carico immediato è utilizzato anche nei settori anteriori per sostituire denti singoli o piccoli gruppi di denti, in modo da permettere al paziente di sorridere e parlare con serenità anche durante il periodo di guarigione.
La scelta di quanto tempo aspettare prima di “caricare” un impianto viene fatta caso per caso in base al tipo e al numero degli impianti inseriti, alla qualità e alla quantità di osso presente nelle arcate del paziente, in base al carico masticatorio, e alla presenza di abitudini viziate come il bruxismo.
Non in tutti i pazienti, quindi, e non in tutti i casi pertanto, si può eseguire un impianto a carico immediato.
In breve ti dico qui di seguito cosa sono in grado di fare gli impianti:
Gli Impianti Dentali ti permettono in molti casi di…

  • Masticare senza problemi quello che vuoi (anche cibi come pannocchia di mais, caramelle, mele).
  • Sostituire i denti che ti mancano senza rovinare quelli naturali.
  • Fornire il 90% della potenza di masticazione dei denti sani e naturali.
  • Evitare protesi mobili che potrebbero causare disagio o imbarazzo.
  • Evitare ulteriori perdite di denti preservando anche le ossa e i tessuti.
  • Essere puliti facilmente rispetto a ponti e protesi mobili, riducendo il rischio di problematiche.
    Contestualmente Gli Impianti dentali ti evitano …
  • Il rischio che la protesi si muova quando si ride o si starnutisce.
  • Il problema del gusto innaturale che si ha mangiando con le protesi mobili.
  • Alcuni problemi causati dalla perdita di tessuto osseo e di tessuto molle a causa dei denti mancanti.
  • Quella strana sensazione di palato.
  • Il dover limare denti naturali a volte sani per creare dei ponti.

C’è un’età ideale per procedere con l’implantologia?

Tutte le persone possono essere sottoposte a questa tipologia di intervento in quanto le modalità di guarigione sono identiche per ogni persona e per ogni età.
È ovvio considerare che alcuni soggetti possono guarire più velocemente di altri, soprattutto ad esempio di quelli diabetici dove il processo di cicatrizzazione dei tessuti è rallentato dalla malattia.

IMPLANTOLOGIA

L’implantologia è la branca dell’odontoiatria che si occupa della sostituzione dei denti mancanti mediante l’utilizzo di viti in titanio che fungono da radici artificiali per i nuovi denti (fissi o mobili).

Cosa sono gli impianti?

L’impianto è in una vite in titanio che viene inserita nell’osso attraverso un piccolo intervento chirurgico e ha lo scopo di sostituire un dente mancante. Esistono impianti di varie forme, lunghezze e diametri, ognuno dei quali viene
scelto in relazione al paziente e alle sue condizioni, e in relazione al tipo di lavoro da eseguire.
Gli impianti infatti possono essere utilizzate per sostituire un singolo dente mancante, oppure possono essere utilizzati per riabilitare una intera arcata dentaria.
Impianti post-estrattivi: quando l’impianto viene inserito immediatamente dopo l’estrazione di un dente. Tale tecnica non è sempre eseguibile, in quanto necessita dell’assenza di processi infettivi preesistenti.
Gli impianti dentali esistono in odontoiatria da decenni ormai, ma solo negli ultimi anni l’implantologia ha raggiunto livelli di predicibilità e di sicurezza tali da renderla attualmente la terapia d’elezione per risolvere ogni tipo di edentulia.

A quali pazienti è rivolta l’implantologia?

Gli interventi di implantologia si possono effettuare solamente dopo che il processo di sviluppo delle ossa mascellari si è completato, per cui gli unici soggetti che non possono essere sottoposti a questo tipo di riabilitazione sono i bambini e gli adolescenti.
Per quanto riguarda gli adulti, invece, le moderne tecniche chirurgiche consentono di restituire una dentatura fissa ed esteticamente eccellente a quasi tutti i pazienti, compresi quelli che abbiano sviluppato gravi mancanze ossee (atrofie).
Prima di elaborare un piano di trattamento implantare, effettuiamo un’attenta valutazione dello stato di salute generale del paziente, il che può rendere a volte necessaria la prescrizione di accertamenti diagnostici (radiografie ed esami del sangue per esempio). La
moderna implantologia consente infatti di intervenire anche su pazienti affetti da gravi patologie sistemiche, come i diabetici o i cardiopatici, quando si sia verificato che tali condizioni siano perfettamente sotto controllo.

Oltre alla valutazione dello stato di salute generale, è poi necessario eseguire esami radiologici specifici (se contestuali, integrati e indilazionabili) quali la classica panoramica e la tomografia computerizzata, che consente di valutare il volume dell’osso in maniera
tridimensionale.
La domanda che più spesso ci rivolgono i nostri pazienti quando proponiamo loro degli impianti è la seguente: ma quanto mi durano questi impianti?
Bella Domanda: generalmente rispondiamo cosi.
Bisogna essere veramente motivati, in quanto il successo e la durata degli impianti dipendono molto da una scrupolosa igiene orale quotidiana, dalle periodiche visite di controllo e dalle periodiche e frequenti sedute di igiene orale professionali.

Come si inseriscono gli impianti?

Gli impianti si inseriscono tramite un piccolo intervento chirurgico eseguito nello studio odontoiatrico, in anestesia locale.
Il tutto viene eseguito in massima serenità e anche il post operatorio (coadiuvato dalla terapia farmacologica) è nella maggior parte dei casi molto leggero.
Quando le condizioni anatomiche del paziente non sono ottimali, ad esempio per la presenza di poco osso, niente paura. Tramite piccoli aumenti di osso è possibile creare le condizioni per poter inserire gli impianti. In questi casi la chirurgia avanzata ci viene in
aiuto.
In questi casi, poiché gli interventi sono un po’ più invasivi, noi preferiamo eseguirli in sedazione cosciente, sempre nel nostro studio per dare il massimo confort al paziente.
La sedazione (che può essere usata anche per chi è un po’ più timoroso o apprensivo) viene eseguita da un medico anestesista e consente al paziente di annullare completamente l’ansia e di sopportare senza alcun fastidio anche gli interventi più lunghi,
con un’ottima amnesia postoperatoria.

Quando quindi vengono usati e per quali scopi?

  1. Quando manca un dente singolo: l’impianto permette di sostituirlo con una corona, ottenendo un effetto del tutto similare a quello dei denti naturali, evitando così di mettere un ponte. Ciò permette di mantenere intatti i denti adiacenti a quello mancante, cosa particolarmente utile quando questi ultimi sono sani.
  2. Quando mancano più denti adiacenti: inserendo in questo caso più impianti.
  3. Quando bisogna riabilitare intere arcate: ovvero quando mancano tutti o quasi i denti dell’arcata superiore o inferiore.

Rischi e svantaggi degli impianti

Mettere degli impianti comporta un piccolo intervento chirurgico che generalmente (soprattutto nei casi semplici) non comporta  conseguenze fastidiose. In ogni caso, è previsto che possano esserci fastidi, dolori, gonfiori per alcuni giorni dopo l’intervento,  soprattutto nel caso di interventi più avanzati.

Pur essendo la percentuale di successo degli impianti molto alta (circa il 98%), esiste tuttavia il rischio di insuccesso che può  verificarsi nei primi mesi per mancata integrazione della vite o, successivamente, per scorretta igiene orale, carico masticatorio  eccessivo, o altre cause.

Una volta messi gli impianti, come mi prendo cura di essi?

  • Visite di controllo
  • sedute di igiene orale professionale regolari e frequenti,
  • scrupolosa igiene orale domiciliare

sono fondamentali per la durata degli impianti a breve e lungo termine.

I costi

Le nuove metodiche, consentendo di inserire un numero di impianti inferiore rispetto al passato e di ridurre il numero di sedute necessarie a completare le riabilitazioni protesiche, permettono oggi al paziente di  avvicinarsi alle riabilitazioni implantari più complesse affrontando costi più contenuti.

L’implantologia è comunque una branca dell’odontoiatria che si avvale di una tecnologia molto elaborata e coperta da standard di qualità e certificazioni molto rigorosi, per cui è opportuno diffidare dai preventivi troppo bassi.

ESTETICA DENTALE

I motivi per cui una persona può recarsi presso un dentista sono fondamentalmente appartenenti a due sfere principali. La prima è quella dolore. Il paziente è spinto da un’esigenza primaria, ovvero quella di non sentire più il dolore percepito in precedenza.
La seconda motivazione primarie è rappresentata dall’estetica.
In una società come quella di oggi che dà sempre più importanza all’apparire, infatti, diventa più forte l’esigenza di avere un sorriso sano ed esteticamente accattivante, per cui oggi non è sbagliato considerare il dentista ad un tempo il medico ed il chirurgo estetico della bocca.
Grazie alla continua evoluzione dei materiali odontoiatrici, infatti, possiamo oggi intervenire su più livelli per abbellire l’aspetto della tua bocca.

Otturazioni estetiche

L’estetica del sorriso è legata in particolar modo all’aspetto dei denti frontali, ma è sempre più frequente che il paziente si presenti alla mia osservazione per sostituire i restauri metallici (amalgama d’argento, la cosiddetta e famosa piomabtura) dei settori posteriori, anche se correttamente eseguiti ed ancora validi funzionalmente. Ora che i materiali estetici hanno raggiunto e superato l’amalgama d’argento sia dal punto di vista funzionale che della durata, non abbiamo più dubbi sul materiale da utilizzare per otturare i denti posteriori.

Faccette in ceramica

Nei settori anteriori le esigenze estetiche non richiedono solamente di avere restauri il più possibile invisibili, ma anche di migliorare, nei casi in cui sia necessario, la forma e il colore degli elementi. Questi obiettivi si raggiungono oggi con le Faccette in ceramica, le corone in ceramica prive di metallo e gli sbiancamenti domiciliari o professionali.
Le faccette in ceramica sono una sorta di mascherina in porcellana, altamente estetica, che cementiamo sulla superficie dei tuoi denti dopo averne asportato uno strato molto sottile, che permette di variare la forma e il colore degli elementi.

Sbiancamento

Lo sbiancamento è una tecnica che permette di sbiancare i denti attraverso l’applicazione sulla superficie dei denti di prodotti a case di idrossido di idrogeno (sotto varie concentrazioni).
Nel nostro studio vengono eseguite generalmente due tipi di procedure. Professionale in poltrona e domiciliare con mascherine. Ti spiego meglio nello specifico.
Classicamente lo sbiancamento è una procedura che viene fatta all’interno del nostro studio dentistico. Il paziente, dopo aver fatto la visita, l’anamnesi e una seduta di igiene orale (quasi sempre necessaria), passerà circa un’oretta del suo tempo in poltrona. In questa seduta viene applicata sulla superficie dei denti il prodotto sbiancante che viene fatto agire per cicli temporali prestabiliti. Alla fine della seduta, troverai il tuo sorriso giù più brillante e luminoso rispetto a quando sei arrivato in studio. Non solo: il prodotto continuerà ad agire anche nei giorni successivi amplificando ancora di più il risultato ottenuto. Questa procedura può essere anche ripetuta a distanza di qualche settimana nel caso in cui vorresti ottenere un risultato ancora più evidente.
Una cosa importante da chiarire è la seguente: lo sbiancamento non è una metodica che dura per tutta la vita. Anzi, esso richiede dei richiami periodici per non perdere il risultato ottenuto.
Al fine di prolungare l’effetto del risultato ottenuto con la seduta di un’ora in poltrona, proponiamo ai pazienti più esigenti anche lo Sbiancamento domiciliare. In cosa consiste? La seduta di un’ora in poltrona viene sempre seguita, ma a questa segue uno sbiancamento che il paziente continua a fare a casa sua. Prendiamo delle impronte al paziente, attraverso le quali, realizziamo delle mascherine individuali per lui. Alla fine della prima fase, diamo al paziente sia le mascherine che il prodotto sbiancante che lui dovrà applicare proprio sulle mascherine seguendo le indicazioni che gli forniamo. Tali mascherine vanno applicate la notte, cosi non creano nessun disturbo alla vita sociale di ogni giorno. Il risultato estetico che si ottiene con questo procedimento aggiuntivo è ovviamente superiore e anche più durevole nel tempo.

Ortodonzia invisibile

In alcuni casi, però, l’estetica non può essere raggiunta senza riallineare i denti anteriori, pratica che in passato richiedeva di applicare un apparecchio ortodontico metallico, poco accettato dal paziente adulto. L’avvento dell’Ortodonzia invisibile ha risolto completamente questo problema, permettendo di ottenere movimenti ortodontici con una serie progressiva di mascherine trasparenti rimovibili che vengono preparate in maniera personalizzata negli Stati Uniti e che possono essere indossate con disinvoltura per tutto il giorno, perché assolutamente invisibili.
In sostanza è giunta l’epoca in cui il paziente può vedere nel dentista non solo il medico della propria bocca ma anche il professionista in grado di abbellire il sorriso senza dolore.

CONSERVATIVA

Vediamo cosa è la Conservativa in Odontoiatria. La conservativa è quella branca dell’odontoiatria che si occupa della ricostruzione e del ripristino funzionale degli elementi dentari danneggiati dalla carie.

Cosa è la carie?

Noi tutti abbiamo nella nostra bocca migliaia di diversi tipi di microrganismi. Questo è del tutto normale: alcuni di questi sono addirittura positivi per la nostra salute orale. Altri invece sono dannosi ovvero patogeni. Con la nostra alimentazione, forniamo a questi batteri degli zuccheri che loro trasformano in acidi. Bene, questi acidi a loro volta possono attaccare i tessuti del dente (cioè lo smalto in primis, e poi la dentina) e possono pertanto creare delle cavità che inizialmente sono piccole ma se non vengono curate, poi ovviamente ingrandirsi molto in fretta e degradare il dente in maniera più o meno reversibile.
Un dente attaccato dalla carie non guarisce da solo. Ecco perché la prevenzione e la cura della carie dentale sono così importanti.

Come progredisce la carie dentaria?

 

  • La carie dentaria inizia a livello dello smalto, il tessuto duro che ricopre il dente. Esso è il tessuto più duro e calcificato dell’intero organismo. E’ infatti il più ricco di minerali. Nella fase iniziale, quando la carie è limitata allo smalto, questo tessuto diventa prima di colore bianco pallido, quindi bianco gessoso, rimanendo liscio, per poi diventare ruvido. Durante questa fase è ancora possibile un processo di “auto guarigione” del dente, effettuando una corretta igiene orale con prodotti a base di fluoro e limitando l’introduzione di zuccheri.
  • Se la carie dentaria non viene curata durante questo stadio, progredisce formando una cavità nello smalto.
  • La carie dentaria può poi raggiungere la dentina. I tubuli dentinali, presenti nella dentina sono comunicanti con la polpa, il tessuto molle del dente dove vi si trovano vasi sanguigni e terminazioni nervose del dente stesso. Quindi, molto spesso, il dente diventa sensibile alle sollecitazioni termiche (soprattutto al freddo) e quindi, successivamente, ai cibi dolci e acidi.
  • Quindi la carie dentaria progredisce ulteriormente verso la polpa dentaria, invadendone la cavità (cavità pulpare) e provocando uno stato infiammatorio acuto (con dolore pulsante, anche intenso), che può poi evolvere coinvolgendo anche il tessuto osseo, dove si può stabilire un’infiammazione acuta (ascesso dentario), o cronica ( con formazione di granuloma o di una cisti).

Prevenzione della carie dentaria

Filo interdentale

Per rimuovere placca e particelle di cibo dalle superfici dei denti è sufficiente usare lo spazzolino, ma per la pulizia tra dente e dente è necessario usare il filo interdentale.

Questo risulta essenziale nella prevenzione della carie, che molto spesso inizia proprio nella zona tra dente e dente (spazio interdendario).

Spazzolino

É importante spazzolare i denti dopo ogni pasto, con maggiore attenzione la sera prima di coricarsi. Normalmente, lo spazzolino deve avere setole morbide, arrotondate e non essere troppo grande in modo da poter raggiungere agevolmente tutte le superfici dentarie.
Spazzolini consumati, oltre a non permettere un’igiene corretta, possono danneggiare le gengive. Lo spazzolino dovrebbe quindi essere cambiato ogni due o tre mesi, o appena le setole sono consumate o piegate. Per esigenze particolari il vostro dentista potrebbe consigliarvi uno spazzolino specifico adatto al caso. L’uso di un dentifricio contenente fluoro aiuta a proteggere i denti dalla carie.

Compresse rivelatrici di placca

Queste compresse non tutti le conoscono. Facendole sciogliere in bocca, colorano in maniera più evidente le zone dove si accumula la placca permettendo di controllare in modo migliore la propria abilità nello spazzolare correttamente i denti in ogni sua superficie. Può essere molto utile usarlo anche non i bambini, che vedranno la loro bocca (denti e lingua) e a mo di gioco possono essere invogliati a spazzolare i loro dentini.

Alimentazione

Gli zuccheri, soprattutto quelli semplici (contenuti in caramelle, dolci, bevande zuccherate, etc.) hanno una grossa responsabilità nella formazione della carie dentaria, come abbiamo visto precedentemente. I batteri impiagano circa 20 minuti per trasformare gli zuccheri in acidi dannosi.

Bisognerebbe evitare, quindi, di mangiare spesso snacks, cibi dolci, specialmente se appiccicosi (marmellata, miele, cioccolato, caramelle, etc.) soprattutto quando si sa già che non si possono mettere in atto le corrette manovre di igiene orale. Quando siamo fuori casa ad esempio.
In generale, fuori dai pasti, infatti, la limitata produzione di saliva favorisce l’adesione ai denti degli zuccheri in maniera prolungata. Inoltre, tanto maggiore è la frequenza con cui gli zuccheri vengono introdotti e il tempo in cui gli zuccheri stessi rimangono in contatto con le superfici dentarie, tanto più è alto il rischio di formare una carie.
Una regola generale, per evitare l’insorgenza di nuove carie, è quella di terminare il pasto principale con un alimento non cariogeno. Qui di seguito, vi allego la piramide alimentare in base agli alimenti cariogeni (cioè che favoriscono la carie), e non cariogeni.

Fluoro

Si sente molto parlare di fluoro. Vediamo intanto cosa è: è un minerale in grado di rafforzare i denti e proteggerli dalla carie. E’ normalmente presente nell’acqua potabile e in alcuni elementi (es.: pesce, arachidi, tè, etc.), oltre che in prodotti per l’igiene orale.
E’ pertanto utile nella prevenzione della carie dentaria, tramite l’applicazione locale di fluoro con l’uso di dentifrici e collutori , o per mezzo di trattamenti di fluoro profilassi durante le sedute di igiene orale in studio dentistico.
L’assunzione di fluoro sotto forma di compresse, può essere indicata nella fase di crescita dei denti (fino all’età di 12 anni circa), soprattutto quando l’acqua potabile assunta quotidianamente non presenti già un quantitativo di fluoro ottimale.

La carie dentaria dipende dall’età?

In un certo senso si. Nel senso che si è visto che la carie si sviluppa più rapidamente e più frequentemente nei denti dei bambini e dei ragazzi. La motivazione può essere dovuta al fatto che i denti da latte hanno una struttura più esile rispetto a quelli permanenti e poi ovviamente l’abilità con cui i bambini possono spazzolare i propri denti è sicuramente minore, per cui si abbassa l’efficacia dello spazzolamento stesso e di conseguenza della rimozione della placca.
Fermo restando ovviamente che la carie può insorgere facilmente anche su adulti ed anziani.

Negli adulti, è più facile e frequente che la formazione di carie avvenga in corrispondenza di otturazioni fatte in passato formando quelle che vengono chiamate carie secondarie. Può accadere inoltre che le carie possano formarsi in corrispondenza delle radici, soprattutto quando queste sono scoperte dalla gengiva (recessione gengivale).

Come si cura un dente cariato?

Anche se è la patologia della bocca più diffusa, molto spesso i miei pazienti mi chiedono come si fa a curare una carie.
Per curare un dente cariato, si deve rimuovere la parte di dente danneggiata del dente, ovvero quella infetta, fino a trovare del tessuto sano e calcificato. La cavità così ottenuta verrà poi disinfettata e, quindi il dente sarà poi ricostruito. Ci sono diversi modi per ricostruire il dente e diversi materiali. Queste scelta dipende da alcuni fattori, che valuterò durante la seduta stessa.

  • La posizione del dente;
  • La grandezza e la posizione della cavità ottenuta;
  • Esigenze estetiche;
  • Esigenze funzionali e masticatorie;
  • Caratteristiche tecniche del materiale utilizzato.

In base ai criteri sopraelencati, il dente può essere restaurato con un’otturazione, un intarsio, una corona, una faccetta, etc. Quando la carie è molto profonda, può essere necessario eseguire un trattamento diverso ovvero la devitalizzazione (definita terapia canalare) che ha lo scopo di salvare il dente prima che sia troppo tardi.

Perché curare la carie nella fase iniziale?

Capita spesso, durante le prime visite che eseguo ai miei pazienti, di diagnosticare diverse carie. La classica domanda che pongo è la seguente:
– signor o signora Rossi, sapeva di avere questa o quella determinata carie?
Frequente, la risposta del paziente è la seguente:
– si, lo sapevo , ma poiché non ho dolore , ho pensato che non fosse necessario curarla.
Tranne rari casi, questo ragionamento non potrebbe essere più sbagliato di cosi. E vi spiego il perché.
La carie dentaria è un processo irreversibile. Vuol dire che una volta formatasi, non si torna indietro: i tessuti duri del dente non hanno capacità rigenerative. Pertanto, più tempo passerò dalla sua formazione, più grande sarà la cavità nel tempo, più tessuto dovrò asportare e più debole in ultimo risulterà il dente. Una volta individuata la carie, pertanto, è preferibile curarla subito, anche se il dente non fa male. Essa infatti, progredisce inesorabilmente, danneggiando sempre più seriamente il dente, a volte in maniera irreparabile.

Curare un dente cariato ne migliora la funzionalità masticatoria ed estetica, ed è importante anche per evitare che la carie coinvolga i denti vicini, come spesso è il caso di carie che si instaurano a livello dello spazio esistente tra dente e dente (carie interdentale).
Restaurare un dente cariato durante lo stadio iniziale comporta un procedimento tecnico più semplice ed economico anche per il paziente stesso rispetto ad una carie profonda o addirittura ad cura canalare o ad altre procedure che possono rendersi necessarie quando la carie ha già seriamente danneggiato il dente.

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Ti ricordiamo che il Centro Odontoiatrico garantisce un servizio per le emergenze odontoiatriche (pronto soccorso) tutti i giorni feriali e festivi, 24 ore su 24 su reperibilità, tutti i mesi dell’anno (agosto compreso). Chiunque abbia un’urgenza può prendere un appuntamento per essere visitato il giorno stesso durante l’orario di apertura dello studio in via eccezionale. In caso di urgenza fuori dall’orario di apertura dello studio, si invita a contattare il personale dello studio per concordare un appuntamento. Il diritto di chiamata per un’urgenza fuori dall’orario di apertura dello studio (oltre al costo della prestazione odontoiatrica) è € 50,00.